Condividi

mercoledì 28 ottobre 2015

L'opinione: in-sicurezza domestica


ALLE ARMI!!!
questo, de facto, ci sentiamo dire da alcuni politici che in modo totalmente irresponsabile aprono bocca senza capire le conseguenze delle loro parole, la pericolosità delle loro posizioni guardando invece solo al loro mero interesse personale o di partito.
Chi vorrebbe liberalizzare le armi ai cittadini sbaglia, lo dico fermamente, sbaglia perchè la giustizia "fai da te" causa più morti che questa situazione di insicurezza domestica possa mai arrivare a causare. 
Come spesso accade per comodità, interesse o cecità ci si ferma a guardare e giudicare i "sintomi" e non la malattia nella sua essenza.
Parlo di sintomi perchè un cittadino che spara per difendere il proprio negozio o la propria abitazione da malintenzionati è un sintomo, una conseguenza di certo non la malattia, non la causa reale del problema. 
Il problema nasce a monte, nasce da una evidente inefficacia delle pene previste che, evidentemente, per alcuni "target delinquenziali" non rappresentano in alcun modo un deterrente e su questo punto si potrebbe aprire un dibattito lungo mesi anzi anni!!!
Il problema nasce a monte da un territorio lasciato in balia di se stesso senza forze dell'ordine capaci di intervenire tempestivamente. A tal proposito ricordo due volanti della polizia chiamate per un furto notturno in un bar del centro storico di Lucca e arrivate quasi due ore dopo la chiamata oppure il caso, di 2/3 anni fa avvenuto in Abruzzo, di una madre di famiglia che, da sola in casa con 4 figli, sente rumori al piano terreno e chiama i carabinieri i quali impossibilitati ad intervenire per mancanza di mezzi consigliano alla signora di nascondersi ed attendere che i ladri se ne vadano da soli.
Il problema nasce da leggi uguali che hanno effetti diversi perchè persone che non hanno nulla da perdere non si "spaventano" davanti a conseguenze che a noi cittadini "normali" fanno da ulteriore deterrente, nasce da culture mescolate in modo fin troppo forte e spesso inappropriato con conseguenti tensioni.
Riflettendo e "cercando" nella mia memoria personale ricordo quando erano gli immigrati dal sud Italia e i nomadi a creare i maggiori problemi in fatto di piccola criminalità (risse, furti, danneggiamneti, ecc.)
Trovare le giuste soluzioni al problema non è semplice, mantenere il giusto equilibrio tra la legittima difesa e l'abuso di legittima difesa è complesso e forse impossibile da delineare ma spetta alla classe politica "fare sintesi" del malessere dei cittadini trasformando il disagio in azione politica concreta ed efficace; chi "aizza", chi fa populismi che non risolvono i problemi ma anzi rischiano di amplificarli sono politici che valgono poco, davvero poco e sarebbe bene che si dedicassero ad altro lasciando ad altri la responsabilità di rappresentare il nostro popolo.
La mia "ricetta"? rispedire nei luoghi di provenienza (che sia in Italia, in EU o nei paesi extracomunitari non fa differenza) chi delinque, maggior presenza delle forze dell'ordine nelle strade, invertire quindi la tendenza ai tagli alle forze dell'ordine, certezza della pena, pene adeguate alla capacità di essere recepite da chi, di volta in volta, delinque. Non è facile ma la situazione attuale tutto è fuorchè facile da risolvere essendo la risultante di tante valutazioni errate fatte negli ultimi anni sia in fatto di tagli che di nuova legislazione.




Nessun commento: